In questi anni mi è capitato più volte di partecipare ad alcuni seminari nei quali si trattava l’argomento della Direttiva Macchine e, in uno dei più recenti, si è riflettuto sia sulla responsabilità del datore di lavoro che progetta e produce le macchine per venderle, di chi le acquista per i suoi processi produttivi, ma anche di quelle aziende che utilizzano macchinari auto-prodotti per le proprie esigenze produttive.
Innanzitutto mi sono chiesto quanti datori di lavoro abbiano chiaro che, anche se la macchina è auto-prodotta, deve essere predisposta un’adeguata documentazione come il Fascicolo Tecnico della Costruzione, a tacere poi di quante volte avvengono delle modifiche non autorizzate su macchine marcate CE con tutto quanto questo comporta in termini di rischi e, dunque di responsabilità.
E poi mi sono chiesto, ma un’azienda che svolge una certa attività, poniamo produzione e commercializzazione di abbigliamento che è assicurata per la RCO sulla base di tale attività, nel caso dovesse verificarsi un infortunio su una macchina auto-prodotta, tale infortunio risulterà coperto dall’apposita copertura RCO, oppure tale evento rappresenta un rischio “altro“ rispetto a quello principale (nella descrizione dell’attività svolta, infatti, non viene citata anche la produzione di macchinari in proprio), e dunque non sarà coperto dalla polizza?
Pensiamoci!
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